Andrea Solario, il pittore raffinato del Rinascimento meneghino

Andrea Solario, il pittore raffinato del Rinascimento meneghino

La facciata del museo Poldi Pezzoli di Milano

Andrea Solario non è un nome noto come Leonardo, Raffaello o Michelangelo, ma è stato uno dei più raffinati interpreti del Rinascimento in area milanese. Allievo diretto di Leonardo, artista viaggiatore tra Venezia, Milano e la Francia, Solario si è nutrito di molte influenze: dalla pittura chiara e luminosa dei veneziani, al gusto nordico per il dettaglio, fino alla delicatezza del disegno leonardesco. 

Con uno stile elegante e intimo, i ritratti dipinti da Solario – spesso soggetti sacri e uomini e donne di corte – sono colmi di una profonda tenerezza e di un’intensità emotiva, tali da rendere la scena sacra un’epifania a cui lo spettatore è chiamato a partecipare. 

Una mostra per scoprire Andrea Solario

Per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Solario e per riportare alla luce una figura affascinante ma ancora poco conosciuta il Museo Poldi Pezzoli di Milano ospita fino al 30 giugno 2025 la mostra Andrea Solario. La seduzione del colore. Il Rinascimento tra Italia e Francia, la prima esposizione interamente dedicata a questo maestro lombardo del primo Cinquecento (progetto curato da Antonio Mazzotta e Lavinia Galli).
La mostra presenta 36 opere, alcune delle quali eccezionalmente prestate da musei prestigiosi come il Louvre e la National Gallery di Londra. Sono dipinti che raramente lasciano le loro sedi e che in questa occasione dialogano tra loro per raccontare, tappa dopo tappa, l’evoluzione artistica di Solario. 

Tra i lavori più noti del percorso espositivo spiccano la Madonna del cuscino verde, forse il capolavoro più noto di Solario (possiamo dire che sta a Solario come la Gioconda sta a Leonardo da Vinci), e la Testa di Giovanni Battista, opere di straordinaria finezza tecnica e cromatica.

Andrea Solario, Madonna del cuscino verde, 1507-1510 – CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, da Wikimedia Commons

Una mostra accessibile per un’uscita didattica

Il percorso è diviso in tre sezioni, ognuna dedicata ai luoghi dove Solario lavorò: Venezia, Francia e Milano. Ogni tappa del viaggio è accompagnata da pannelli e apparati informativi curati con attenzione, utili anche per chi pensa di proporre la visita come uscita didattica.
Il Museo ha infatti strutturato materiali accessibili e stimolanti, e l’ambiente raccolto del Poldi Pezzoli favorisce una fruizione lenta, concentrata e riflessiva.

Uno degli elementi che rendono questa mostra particolarmente interessante è l’approccio interdisciplinare. Accanto alla dimensione artistica e storica, infatti, si affianca quella scientifica: sei dipinti sono stati restaurati grazie a una campagna diagnostica coordinata con il CNR, utilizzando strumenti come la riflettografia e l’analisi a infrarossi. 

La liason con l’arte contemporanea

La mostra si apre anche al presente: accanto alle opere del Rinascimento è stata inserita un’installazione dell’artista contemporaneo Robert Wilson, che ha reinterpretato con linguaggio video una delle più potenti immagini di Solario, la Testa di Giovanni Battista

Wilson, che in passato aveva realizzato un ritratto video di Lady Gaga ispirato all’arte classica, crea qui un ponte affascinante tra il mondo digitale e l’arte antica, tra linguaggi visivi differenti che possono dialogare senza forzature.

Non solo, dunque, una mostra su un artista da riscoprire: un’occasione per rimettere in circolo domande, storie e strumenti con cui avvicinarsi alla bellezza e alla complessità dell’arte del Rinascimento. 
Andrea Solario, con il suo silenzioso lirismo e la sua precisione lenticolare, può diventare una risorsa inaspettata per conoscere il Rinascimento milanese in modo trasversale e stimolante.

Leggi l’articolo della recensione della mostra sul sito Finestre sull’Arte.

Federico Giannini è uno degli autori del corso di arte e immagine Incontro con l’arte. Guarda la presentazione.

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