Artemisia e le altre
Katsushika Ōi: all’altezza di un padre famoso

Katsushika Ōi: all’altezza di un padre famoso

Figlia del grande pittore Hokusai (autore della celebre serie di stampe Trentasei vedute del monte Fuji, fra cui spicca nell’immaginario collettivo La grande onda di Kanagawa), è facile pensare a Katsushika Ōi (Edo, 1800-1866) semplicemente come alla talentuosa allieva di un grande maestro. In realtà è stata molto più di questo. Nonostante la sua fama sia stata a lungo oscurata da quella del padre, Ōi è stata un’artista a tutto tondo, fra i maggiori e più influenti artisti dello stile ukyo-e (“immagini del mondo fluttuante”, ossia della vita che passa).

Nella sua epoca, Ōi era considerata una pittrice affermata e completa. Lo stesso Hokusai affermava che i propri dipinti di bijin-ga (le raffigurazioni di belle donne) erano inferiori a quelli della figlia.

Purtroppo, rispetto agli altri grandi artisti di ukyo-e, come Utamaro, Hiroshige e lo stesso Hokusai, sono assai pochi i lavori firmati col suo nome e a lei attribuibili con certezza. Dai pochi che ci sono giunti, colpisce prima di tutto il livello di innovazione rispetto alla tradizione.

Nello splendido e misterioso Notturno in Yoshiwara, Ōi si discosta dall’utilizzo delle campiture piatte, tipico delle stampe ukyo-e, introducendo per la prima volta un gioco di sfumature fra parti in luce e in ombra per conferire tridimensionalità alle figure.

In Tre donne in concerto, scompone l’usuale compostezza delle composizioni bijin-ga creando un effetto di ipnotico movimento. Tale libertà di sperimentazione è indicativa del carattere forte di Ōi e della sicurezza che aveva come artista.

Katsushika Ōi, Notturno in Yoshiwara, 1844-54. Inchiostro e pittura su carta, 40×60 cm. Ota Memorial Museum of Art, Tokyo.

A vent’anni andò in sposa a un altro pittore di mediocre talento: secondo le fonti, divorziarono dopo tre anni, perché questi non poteva sopportare le derisioni della moglie sui suoi lavori.

Dopo il divorzio, Ōi tornò a vivere con il padre, dipingendo al suo fianco e prendendosi cura di lui negli ultimi anni della sua vita. L’ultimo periodo della produzione di Hokusai, è dunque accompagnato dalla presenza “fantasma” della figlia, che con ogni probabilità ha eseguito in incognita alcuni dei suoi lavori.

SPUNTI DIDATTICI

CONFRONTARE E DIBATTERE

Hokusai diceva che non poteva rivaleggiare con la figlia per quanto riguardava le “raffigurazioni di belle donne”. Tuttavia, vi è un altro grande artista di ukyo-e passato alla storia per la bellezza delle sue figure femminili: Katagawa Utamaro.

Si chieda agli alunni di fare una ricerca su Google e presentare tre immagini di donne dipinte da Utamaro, e di confrontarle con altre tre di Katsushika Ōi. Si proponga una discussione da fare in classe: quali sono le differenze? Quali piacciono di più? Si può notare una differenza di “sguardo” su questi soggetti, considerando che in un caso l’artista è un uomo e nell’altro è una donna?

Immagine in apertura: Katsushika Ōi, Tre donne in concerto, 1850. Inchiostro e pittura su seta, 46,5×67,5 cm. Museum of Fine Arts, Boston.

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