Marianne North, Red Water Lily of Southern India, 1878, Marianne North Gallery
Chi vada a visitare i famosi Kew Gardens di Londra non può non rimanere affascinato da un piccolo padiglione contenente una delle più singolari gallerie d’arte che si possano visitare: la Marianne North Gallery. Questa galleria comprende più di 800 piccoli quadri rappresentanti piante da ogni parte del mondo: un tripudio di colori, un canto d’amore per la flora del nostro pianeta, e insieme un omaggio alla profondità di sguardo che accomuna gli artisti e gli scienziati.
Ancora più singolare della galleria è la storia dell’artista che ha creato questi dipinti. Marianne North (1830-1890) fu una “lady” inglese dell’epoca vittoriana che, rifiutando la vita che le era inevitabilmente destinata (sposarsi, diventare una buona madre e una rispettabile padrona di casa), decise di intraprendere un lungo viaggio intorno al mondo e raffigurare fedelmente la varietà di piante che incontrava.
In Marianne la passione per la botanica era nata quando aveva 26 anni, proprio durante una visita ai Kew Gardens. Negli anni successivi fece diversi viaggi in Europa con il padre, e fu in queste occasioni che cominciò a collezionare i suoi disegni di piante.
Quando il padre morì, Marianne si rifiutò di tornare in Inghilterra e scelse di continuare le sue ricerche da sola, andando nei luoghi più selvaggi e incontaminati del pianeta e dipingendo gli esemplari di fiori più belli che le capitava di osservare.
Nei successivi 14 anni visitò 15 paesi, fra cui Brasile, Jamaica, Giappone, India, e mise insieme la sua straordinaria collezione.
A elencare scoperte e luoghi visitati si fa in fretta, occorre invece un notevole sforzo d’immaginazione per comprendere quanto coraggio, quanta intraprendenza e quanta fatica debba essere costata a una donna di quel tempo per imbarcarsi in una simile avventura: basti pensare che, in Brasile, Marianne passò interi mesi da sola in una capanna nella foresta amazzonica.
Di tutta questa fatica non c’è però traccia nei suoi dipinti, i quali comunicano sempre, invece, un senso di distaccata serenità. In ciascun quadro i fiori si stagliano in primo piano contro cieli luminosi e paesaggi lussureggianti; di fronte alla loro fragile bellezza, il mondo con tutti i suoi problemi sembra un’illusione lontana e irreale.
Mentre l’arte europea si preparava a una rivoluzione artistica che avrebbe portato i pittori ad abbandonare il mondo sensibile per rivolgersi alla propria interiorità, Marianne North trovò nei fiori un oggetto esterno col quale liberarsi dal peso dell’identità individuale. Questo fu il grande dono che, tornata in Inghilterra, volle offrire a quei favolosi giardini botanici da cui era cominciato il suo viaggio.
SPUNTI DIDATTICI
ALLENARE LO SGUARDO
Invitare la classe a fotografare nel proprio tempo libero dettagli naturali di fiori, foglie, rami, animali ecc., utilizzando a piacimento i filtri per dare alle immagini un aspetto il più possibile originale e artistico. Alunne e alunni dovranno mettere insieme una piccola collezione di massimo 20-25 ‘quadri’ da presentare a scuola. Si istituirà una giuria collettiva che scelga la collezione più bella a cui assegnare il “Premio Marianne North”.
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