Artemisia e le altre
Marie-Denise Villers: una pittrice dimenticata

Marie-Denise Villers: una pittrice dimenticata

Giovane donna che disegna o Ritratto di Charlotte du Val d’Ogne, olio su tela 161 cm x 128 cm, 1801. New York, Metropolitan Museum.

Pochissimo si sa della vita di Marie-Denise Villers, le cui opere migliori furono per molto tempo attribuite al più celebre pittore Jacques-Louis David. 

Nacque nel 1774 a Parigi da una famiglia di artisti. Da giovane frequentò gli atelier di Girodet e di David, aderendo allo stile neoclassico

Espose i suoi lavori ai Salon del 1799 e del 1801, dove ottenne certamente ammirazione fra i contemporanei, ma non quanto bastava per garantirle la celebrità che meritava. 

L’ultimo suo dipinto di cui si ha notizia è del 1814. Dopo questa data non si sa più nulla di lei, se non che morì nel 1821. 

La rivalutazione di Marie-Denise Villers è stata tarda e lenta; ancora oggi soffre per la mancanza di fonti e la scarsità di bibliografia sulla sua figura. Il suo quadro più famoso, Giovane donna che disegna, straordinario per gli effetti di luce e per la profondità di sguardo della persona ritratta, è stato riconosciuto come suo lavoro soltanto nel 1996. 

Il suo dipinto forse più interessante è però il meraviglioso Studio di donna secondo natura (1802). Contro un paesaggio nuvoloso e cupo, una giovane donna vestita a lutto si allaccia una scarpa bianca rivolgendo un malizioso sguardo all’osservatore. 

Come ritratto di donna dell’epoca è assolutamente unico, tanto per l’originalità della posa quanto per la sottesa ambiguità del significato.

Il dipinto sembra suggerire, fra le righe, che l’abbigliamento luttuoso della vedova è soltanto l’esibizione formale di un dolore che non c’è; sotto di esso si nasconde la candida leggerezza di una giovane che, alla morte del marito, sente di aver ritrovato la sua libertà.

Mentre, con una posa al limite dell’“indecente” per una signora, si sistema in tranquillità una scarpa che le stava scomoda (un gesto che sembra già suggerire un’idea di rinnovata libertà e indipendenza), essa ci rivolge un sorriso appena accennato, come a voler condividere con noi il suo segreto. 

Studio di donna secondo natura. Olio su tela, 146 cm x 114 cm, 1802. Parigi, Museo del Louvre.

SPUNTI DIDATTICI

 Immaginare una storia a partire da un ritratto

Un’immagine suggestiva può essere uno stimolo per l’invenzione di una storia. Si chieda alla classe di osservare bene lo Studio di donna secondo natura, e di scrivere almeno una frase che descriva una caratteristica immaginaria della persona ritratta o un fatto della sua vita (es. I suoi genitori erano morti quando era bambina; La rosa appoggiata sul ripiano le è stata donata da un suo amante ecc.). Condividere tutte le frasi con il resto del gruppo classe e, a partire da esse (non sarà necessario mantenerle tutte), costruire insieme la storia di questo personaggio.  

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