Sarah Goodridge: una grande pittrice di piccoli ritratti

Sarah Goodridge: una grande pittrice di piccoli ritratti

Ritratto di Sarah Goodridge

Con i suoi quasi due milioni di oggetti che ripercorrono il cammino dell’intera umanità, il Metropolitan Museum of Art di New York ospita, insieme all’Ermitage di San Pietroburgo, la più grande collezione d’arte del mondo. Di questi, uno dei più curiosi è un piccolissimo dipinto in acquerello su avorio, grande appena pochi centimetri (8 x 6.5 cm, per la precisione). Bellezza rivelata è il titolo di questo eccezionale “autoritratto”, rappresentante i seni scoperti dell’artista Sarah Goodridge.

Bellezza rivelata, autoritratto di Sarah Goodridge, 1828.

Sarah Goodridge (1788-1853) fu una pittrice americana specializzata in ritratti in miniatura, un genere che andò molto di moda fra la seconda metà del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento. Crebbe in una famiglia povera, proprietaria di una piccola fattoria nel Massachusetts, e dovette seguire la sua inclinazione naturale per il disegno realizzando, da completa autodidatta, i suoi primi lavori su cortecce di betulla. 

Nel 1820 ebbe l’opportunità di trasferirsi con la sorella a Boston, dove poté ricevere lezioni di pittura divenendo in breve tempo una maestra nell’arte del ritratto in miniatura. Questo le permise di farsi presto un nome, ricevere numerose commissioni e sostenersi economicamente con il suo lavoro per il resto della vita. Alcuni suoi ritratti le procurarono fama e le consentirono di esporre i suoi lavori in cinque mostre monografiche. 

La sua miniatura oggi più famosa, però, fu realizzata in un contesto del tutto privato. A quanto sembra si trattò di un dono scherzoso per un suo amico senatore rimasto vedovo, probabilmente con l’ironico invito di diventare suo amante. 

Il contenitore della miniatura è una scatola da gioielli rossa: i suoi seni scoperti, al centro e incorniciati dalla veste bianca in modo da attrarre subito lo sguardo su di loro, sarebbero dunque apparsi come le “perle” avvolte nella seta dentro lo scrigno. Inutile dire che nessuno prima di allora aveva mai dipinto un’immagine del genere. 

Che questo indimenticabile dipinto, a un tempo stesso sensuale, realistico, ironico e surreale, sia stato creato nella puritana Boston all’inizio dell’Ottocento è un fatto che non cessa ancora oggi di stupire.

SPUNTI DIDATTICI

Esercitare l’arte del ritratto con il proprio smartphone

Utilizzare la fotocamera del proprio cellulare per scattare fotografie a se stessi e agli altri è un gesto che si tende a fare ormai così abitualmente da essere per la maggior parte delle persone quasi automatico.
Si proponga alla classe di dividersi a coppie e di utilizzare il proprio smartphone per farsi l’un l’altro una foto, mettendovi però la stessa cura che impiegavano un tempo i pittori per eseguire i ritratti: si scelga anzitutto il colore dei vestiti che dovrà indossare il proprio modello o la propria modella (questo dovrà essere programmato con almeno un giorno di anticipo); poi si scelga con attenzione la posa, l’espressione del viso, la direzione dello sguardo, l’esposizione alla luce…

I risultati finali dovranno essere poi condivisi con il resto del gruppo classe, ed eventualmente, con la guida dell’insegnante, lasciare che diano luogo a una riflessione condivisa sul senso e sul valore delle immagini in epoche passate e in quella presente. 

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