Alla scoperta del mondo di Van Gogh

Alla scoperta del mondo di Van Gogh

Vincent van Gogh, Seminatore al tramonto, 1888. Olio su tela, 64×80,5 cm. Kröller-Müller Museum, Otterlo.

Delle vicende che hanno segnato la vita di Vincent Van Gogh è stato raccontato molto, attraverso mostre, rassegne, libri, film, al punto di renderlo una vera e proprio icona. Van Gogh è uno dei pittori più conosciuti e ammirati in tutto il mondo, capace ancora oggi di influenzare artisti e correnti e ispirare ed emozionare noi appassionati d’arte.

Nonostante i suoi contemporanei avessero già soverchiato le regole della pittura accademica, scegliendo di imprimere sulla tela la percezione delle mille sfumature della natura, Van Gogh stravolse ancor di più “le cose lisciate e zuccherose” tanto amate dalla borghesia parigina, come egli stesso scrive in una delle sue lettere al fratello Theo. In che modo? Attraverso una vera e propria esplosione di colore, riuscendo per la prima volta a veicolare le sue emozioni in una pittura forte, intima e personale.

Osservate queste due opere a confronto: da un lato l’autoritratto di William-Adolphe Bouguereau, dall’altro quello di Vincent Van Gogh. Sembrano appartenere a due epoche totalmente differenti, eppure trattasi di due pittori coevi.

William-Adolphe Bouguereau, Autoritratto, 1850.
Olio su tela, 60,5×50 cm. Collezione privata
Vincent Van Gogh, Autoritratto, 1889. Olio su tela, 65×54 cm.
Parigi, Museo d’Orsay.

Van Gogh al cinema

In tanti hanno cercato di interpretare la biografia e l’arte di Van Gogh, tra questi il regista Julian Schnabel, considerato anche uno dei pittori più celebri della scena newyorkese. Con la pellicola Van Gogh – sulla soglia dell’eternità (2018), Schnabel racconta la sua versione degli ultimi anni di vita dell’artista: dall’addio a Parigi al rapporto con Gauguin, fino alla drammatica morte.

Van Gogh – sulla soglia dell’eternità (2018)

Un anno prima, nel 2017, i registi Dorota KobielaHugh Welchman hanno lasciato che fossero letteralmente le opere di Van Gogh a parlare degli ultimi istanti di vita del pittore in un singolare lungometraggio intitolato Loving Vincent (2017). Vincent Van Gogh è l’emblema dell’artista maledetto, senza il quale la sensibilità moderna sarebbe stata sicuramente diversa. Oggi le sue opere sono battute all’asta per milioni di euro, nonostante in vita abbia venduto un solo quadro. Si parla di circa 870 opere, tra i quali spiccano non solo dipinti, ma anche litografie, acquerelli e disegni, tutte realizzati in soli dieci anni, tra il 1880 e il 1890.

Riproduzione di Van Gogh nel film Loving Vincent (2017)

Van Gogh in rete

Si intitola Van Gogh Worldwide, il nuovo database nato dalla collaborazione tra il RKD–Netherlands Institute for Art History dell’Aia, il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Kröller-Müller Museum di Otterlo.

Il progetto è stato pensato per dare la possibilità a studenti, studiosi e appassionati di conoscere come mai prima d’ora la ricca produzione dell’artista, rendendo accessibili gratuitamente non solo immagini, ma anche, per ogni opera, dati relativi alla collezione, formato, note curatoriali, provenienza, mostre dove è stata esposta e, addirittura, la letteratura relativa.

Un database in continuo aggiornamento che attualmente raccoglie solo la metà della produzione artistica, dalle opere più famose a quelle poco conosciute, evidenziando come dietro all’arte di Van Gogh si celi non solo una drammatica sensibilità, ma anche un profondo studio sia dell’arte antica, sia dei suoi contemporanei.

Per approfondire

Link esterni

Guarda il trailer ufficiale di Van Gogh – sulla soglia dell’eternità

Guarda il trailer ufficiale di Loving Vincent

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