
Lavoro realizzato dagli alunni della scuola sperimentale di I grado “Rinascita – A. Livi
Il favoloso immaginario di creature fantastiche, mostri, paure e ambienti onirici, costruito durante il periodo dell’infanzia, è un bagaglio che ci portiamo dentro fino all’età adulta e che non smette di tornare a visitarci. Questo è il filo conduttore della mostra personale di Leonora Carrington, visitabile a Palazzo Reale di Milano fino a gennaio 2026.
In una delle prime stanze della mostra troviamo una citazione significativa dell’artista:
Favole alla tua età? Perché no? Cos’è l’età, dopotutto? Qualcosa che non capisci
Leonora Carrington
Uno degli aspetti più affascinanti dell’essere insegnanti è il potersi “nutrire” quotidianamente di tale immaginario, grazie alle testimonianze dei nostri alunni e delle nostre alunne sempre pronte a condividere “visioni” nate dalla trasformazione di oggetti o situazioni che colpiscono la loro fervida immaginazione in storie e “mitologie” del tutto personali.
Affiliata al movimento Surrealista, l’artista e scrittrice inglese Leonora Carrington fa rivivere nella sua pittura i personaggi che abitano le favole per bambini e le storie che lei stessa ascoltava dalla madre irlandese. Le sue tele sono popolate da esseri fantastici che sembrano uscire dai bestiari medievali così come dai libri fantasy che amava leggere.
L’atmosfera delle sue tele è onirica, dipinta da una tavolozza di toni bruni e terrosi. In essa vi confluiscono immagini di un passato remoto che affiorano alla memoria come un bagaglio del tutto personale che viene a ibridarsi con la dimensione del vissuto, ricca di esperienze fuori dal comune.
Si aggiunge a tutto ciò una potente visione del femminile dove streghe e maghe custodiscono l’accesso a un mondo arcano ricco di metamorfosi e simboli.
Nelle sue opere, dall’atmosfera magica, la donna assume un ruolo cardine nel proteggere il varco tra reale e immaginario dando voce a un viaggio interiore di ricerca e conoscenza, popolato a sua volta da ansie e passioni inespresse.
Costretta a fuggire prima dall’Europa negli anni Quaranta a causa dell’espansione nazista, la Carrington trova rifugio in Messico. Qui condivide poetica e immaginario con altre artiste costrette a espatriare come la pittrice surrealista spagnola Remedios Varo.
E la sua ricerca pittorica si arricchisce di scene pastorali e familiari che rievocano in modo nostalgico le visioni della sua infanzia.
Aprire in classe uno spazio di condivisione e di dialogo attorno ai personaggi immaginari delle fiabe e dei libri fantastici può essere un buon metodo per dare vita a un laboratorio ispirato a Leonora Carrington e per stimolare i nostri alunni all’interpretazione di immagini simboliche partendo dalla loro esperienza e dai mondi immaginifici di cui si nutrono.
Per venire incontro alle alunne e agli alunni meno abituati alla lettura – e rendere il laboratorio maggiormente inclusivo – possiamo partire dai sogni e dagli strani personaggi che li abitano instaurando un gioco di libere associazioni che ricorda il metodo creativo nato in seno al Surrealismo.
Di sicuro l’immaginazione dei nostri alunni terrà vivide nel ricordo strane creature che si affacciano, ricorrenti, nella loro fantasia.
Nel 2022 la 59° edizione della Biennale d’arte di Venezia è stata intitolata “Il Latte dei sogni”. La curatrice, Cecilia Alemani, spiega il titolo in questi termini:
La Mostra Il latte dei sogni prende il titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) in cui l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. L’esposizione Il latte dei sogni sceglie le creature fantastiche di Carrington, insieme a molte altre figure della trasformazione, come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano.
Cecilia Alemani
Il laboratorio: Illustriamo i nostri sogni
Partendo dalla visione in classe delle opere di Leonora Carrington proponiamo un laboratorio dedicato all’illustrazione dei sogni. Allo stesso modo il laboratorio può essere condotto rielaborando creativamente i personaggi delle favole ascoltate da bambini o lasciandosi ispirare dalle immagini delle carte dei tarocchi, potenti figure simboliche e archetipiche.
La stessa Carrington, nella sua vasta produzione, ha reinterpretato gli arcani maggiori che è possibile vedere esposti nella mostra a Palazzo Reale.
L’attività proposta è particolarmente adatta alle classi terze che stiano studiando o abbiano in programma lo studio della corrente surrealista in modo da poter sottolineare le analogie fra la poetica di Leonora Carrington e la ricerca del movimento.
FASI PROGETTUALI
Molto importante è far precedere alla fase laboratoriale un momento di confronto e progettazione dove gli alunni raccolgono le idee e preparano un bozzetto dell’opera da realizzare.
Brainstorming
Ecco di seguito alcune domande che si possono porre per guidare gli alunni nel processo di scelta delle figure che vogliono reinterpretare:
- Quali sono i tuoi sogni ricorrenti? Quali elementi o personaggi ricorrono nei sogni?
- Quale sogno ricordi più nitidamente? Che cosa accadeva nel sogno? C’era un personaggio principale?
- Ricordi il paesaggio o l’ambientazione di un tuo sogno?
Osservazione
Si può stimolare la loro memoria e la loro fantasia con la visione di alcuni dipinti di Leonora Carrington come l’opera “The old maids” (1947) o gli oli su tela “Levitasium” (1987) e “The Lovers” (1950).
REALIZZAZIONE DI UN BOZZETTO
Il bozzetto può essere realizzato a matita su carta specificando le tecniche che si vogliono usare. Il docente valida le scelte espressive delle alunne e degli alunni e può sostenere la loro creatività attraverso la visione di immagini o leggendo citazioni sul sogno che possono essere incorporate nelle loro opere. Accanto a ogni disegno si può scrivere una breve frase esplicativa che può rispondere alle seguenti domande:
- Chi è il personaggio illustrato?
- In che ambiente mi trovo?
- Cosa sta accadendo nella scena?
FASE ILLUSTRATIVA
Una volta realizzata la bozza del progetto, gli alunni possono scegliere la modalità con cui realizzare il lavoro. Si può suggerire la tecnica mista (pastelli, pennarelli, collage) o si possono studiare le tecniche utilizzate da Leonora Carrington come il graffito, che Leonora Carrington propone in diversi quadri come “Predella rosso Marte”.
Il lavoro di supporto dell’insegnante riguarda principalmente la scelta dei mezzi espressivi per tradurre al meglio il progetto. Gli alunni si sentiranno liberi di esprimersi attraverso un elaborato grafico che possa rielaborare lo stile di Leonora Carrington e dare spazio alla loro sensibilità artistica e immaginifica.
Obiettivi didattici e competenze trasversali del laboratorio:
- approfondire il ruolo dell’artista all’interno del Surrealismo
- stimolare la creatività attraverso il pensiero per analogie
- sviluppare il pensiero simbolico e metaforico
- promuovere l’espressione dei propri stati emotivi

Martina Lolli è una delle docenti che hanno collaborato alla didattica del nuovo corso di arte e immagine Incontro con l’arte.
Guarda la presentazione del nuovo corso Incontro con l’arte.