
Lavori realizzati da Nicole e Alice, alunne della scuola s. di I grado “Rinascita – A. Livi”
Uno degli aspetti più affascinanti dell’arte di Vincent Van Gogh è il modo in cui ha saputo trasformare il cielo in un elemento carico di energia e movimento. Con pennellate dinamiche e intense, ha reso il cielo vibrante, capace di trasmettere emozioni profonde.
Notte stellata è forse l’esempio più iconico di questa tecnica, ma in molte altre opere Van Gogh ha reinterpretato la natura attraverso una visione personale e potente.
Ispirandosi all’espressività di Van Gogh i miei alunni hanno “reinterpretato” un monumento a loro caro creando, con tecniche miste, uno sfondo che potesse rappresentare lo stato d’animo legato al momento in cui hanno avuto esperienza dell’opera e del suo significato storico.
In questo modo si è lavorato sulla memoria personale di ciascuno dando vita a lavori originali ispirati alle grandi opere del passato: la tecnica pittorica di Van Gogh e il patrimonio artistico italiano.
Gli alunni, da fruitori, sono diventati interpreti attivi dell’opera scelta, contribuendo alla costruzione della memoria collettiva grazie alla loro proposta personale ed emotiva del monumento reinterpetato.

Un monumento non è solo un’opera architettonica da ammirare, ma un simbolo che custodisce storie e significati attraverso il tempo.
Grazie a questa attività, gli studenti hanno sviluppato una maggiore consapevolezza del patrimonio artistico, imparando a leggerlo e interpretarlo in modo personale e creativo.
Il laboratorio è stato pensato come un percorso che combina diverse tecniche artistiche, unendo tradizione e innovazione.
Il primo passo è stato il lavoro con la pittura: gli studenti hanno usato la tempera per creare il cielo su cui far risaltare il monumento scelto; successivamente, con i pastelli a olio, hanno aggiunto elementi naturali come stelle e luna, ma anche linee tratteggiate e vortici, a interpretare gli agenti atmosferici del cielo che creano movimento, ispirandosi allo stile di Van Gogh.
Completata questa prima parte, si è passati alla fase digitale. Dopo aver fotografato il proprio lavoro, gli studenti lo hanno rielaborato con strumenti di fotoritocco, integrando il monumento italiano scelto da loro.
In questo laboratorio gli alunni si sono ispirati al linguaggio della pittura di Van Gogh utilizzando differenti tecniche artistiche con l’uso delle nuove tecnologie. Con la loro originalissima interpretazione del monumento hanno realizzato immagini che raccontano la bellezza del patrimonio culturale italiano in modo originale e personale.
Materiali necessari
- Cartoncino
- Colori a tempera
- Pastelli a olio
- Software fotomontaggio (es. Photoshop, Gimp, Canva…)
Fasi del progetto
Selezione del monumento
Gli studenti hanno scelto un monumento italiano di interesse (es. il Colosseo, Il Duomo di Milano, La Basilica di S. Ambrogio..ecc). Attraverso questa fase, gli studenti hanno avuto modo di approfondire la conoscenza dei principali monumenti italiani, studiati nel corso dei tre anni scolastici. Dopo aver ripercorso la storia e le caratteristiche architettoniche di diverse opere, ciascun alunno ha selezionato un monumento basandosi su criteri personali. Alcuni hanno scelto un luogo a cui erano particolarmente legati per esperienze vissute, come il ricordo di un viaggio o la propria città natale, mentre altri hanno preferito un’opera per il suo significato storico e culturale o per una curiosità ad essa legata.
Preparazione dello sfondo
Gli alunni hanno iniziato il lavoro dipingendo il cielo alla maniera di Van Gogh. Hanno scelto se utilizzare colori caldi o freddi e quindi hanno creato la base con la tempera, stendendo il colore in modo uniforme e lasciandolo asciugare.
Dettagli con pastelli a olio
Una volta asciutta la base, gli studenti hanno utilizzato i pastelli a olio per riprodurre le pennellate veloci e i tratti tipici di Van Gogh. Attraverso linee curve e spirali, hanno creato un effetto dinamico che richiama il movimento dei cieli dell’artista.
Fotomontaggio digitale
Dopo aver completato il dipinto del cielo “alla Van Gogh”, gli studenti hanno scattato una fotografia del proprio lavoro e sono passati alla fase digitale. Utilizzando software di fotomontaggio come Photoshop, Gimp o Canva, hanno prima caricato la foto del disegno, successivamente inserito la foto del monumento scelto. Tramite strumenti di editing, hanno rimosso lo sfondo originario, regolato la luminosità, il contrasto e i toni per armonizzare l’immagine con il cielo dipinto.

Giusy Mellino è una delle docenti che hanno collaborato alla didattica del nuovo corso di arte e immagine Incontro con l’arte e di altri manuali di successo come Giotto.
Guarda la presentazione del nuovo corso Incontro con l’arte.