Io come un artista

Io come un artista

Un percorso legato al ritratto e all’autoritratto che porterà i ragazzi, attraverso il fare, a conoscere gli artisti e a trasformarsi nel loro preferito.

Appassionare i ragazzi all’arte, conoscere gli artisti come se fossero persone presenti e dialoganti, che hanno raggiunto con il talento, l’impegno, la dedizione al loro lavoro i massimi livelli, è un bel modo di approcciarsi all’arte che coinvolge gli studenti, perché rende meno distante questi miti del passato e li presenta come uomini e donne che hanno vissuto gioito e sofferto, che sono stati amati o al contrario non compresi.

Affronto con i miei studenti il tema del volto nelle sue proporzioni, visto frontalmente e di profilo, nella classe seconda, e successivamente osservo con loro i ritratti e gli autoritratti che gli artisti hanno realizzato nel corso della storia. Il percorso risulta particolarmente coerente quando coincide con lo studio del Rinascimento, periodo in cui, grazie alla centralità dell’uomo, il ritratto diventa soggetto autonomo, non celato dietro a raffigurazioni religiose e non più riservato solo alla nobiltà, ma anche alla nascente borghesia.

Nell’Umanesimo il ruolo dell’artista cambia, diventa così importante da essere considerato un intellettuale; non è più un semplice artigiano che usa le “arti meccaniche”, ossia frutto del solo sforzo fisico, ma un uomo colto, letterato, competente, che opera con l’intelletto nel campo delle “arti liberali”, e dunque degno di essere raffigurato. Si diffonde il genere dell’autoritratto, l’artista si osserva, sia anatomicamente sia restituendoci una introspezione psicologica.

Con il XVI secolo, farsi un autoritratto diventa più semplice grazie alla maggior diffusione dello specchio realizzato con il mercurio o lo stagno, due metalli in grado di riflettere le immagini.

Al lavoro! 

Cercate nel libro di testo gli autoritratti degli artisti: non limitate la ricerca a quelli del Rinascimento, ma attraversate tutta la storia dell’arte fino ad arrivare ai contemporanei. Leggete le biografie, scoprite le loro vite, le opere realizzate e scegliete l’artista che ha vi ha maggiormente interessato.

  • Osservate bene il ritratto che volete emulare: lo sguardo, l’espressione del viso, la postura; poi scattate un selfie cercando di trasmettere il medesimo stato d’animo dell’artista.
  • Stampate le foto sulla carta da fotocopie a colori, o anche in bianco e nero, in formato A4 e ritagliate il volto in modo funzionale al raggiungimento dell’immagine modello.
  • Incollate il volto su un cartoncino colorato, scegliete un colore che sia simile al colore dello sfondo dell’autoritratto.
  • Intervenite con i pastelli ad olio per realizzare i dettagli del volto, gli accessori, gli abiti utili ad emulare il pittore. Osservate bene il tipo di pennellata, se evidente lasciate il tratto del pastello, altrimenti sfumate con le dita.

Non meno importante è lo sfondo che può essere uguale a quello del ritratto oppure potete aggiungere un’opera dell’artista per rendere più esplicito il soggetto in cui vi siete trasformati.

Trucchi del mestiere

Esistono in commercio dei pastelli gel molto coprenti, sono anche economici. Se il pastello non è sufficientemente coprente, per ottenere il bianco è utile usare una tempera acrilica.

Osserva alcuni lavori realizzati in classe

Raffaellana
Raffaello Sanzio, Autoritratto, 1505-1506, Galleria degli Uffizi, Firenze (Pubblico dominio)
van Giulio
Vincent van Gogh, Autoritratto con l’orecchio bendato, 1889, Courtauld Gallery, Londra (Pubblico dominio)

Autoritratti in digitale

Questo lavoro si può realizzare anche con un programma di grafica ce ne sono di validi open source come ad esempio GIMP di cui si trovano dei esaustivi tutorial.

Se utilizzate questi programmi procedete così:

  • trovate in Internet il dipinto del ritratto che vi colpisce;
  • scattate la fotografia del vostro volto nella medesima posizione e possibilmente con la stessa luce;
  • importate con il programma di grafica il quadro, e su un altro livello il vostro volto, poi dimensionate il volto in modo che sia sovrapponibile a quello del soggetto ritratto nel quadro;
  • sfumate i contorni in modo che il distacco non sia troppo netto e modificate la tonalità del colore del volto se necessario.

Altri interessanti laboratori e spunti per la didattica in classe e a distanza sono disponibili sul nostro nuovo corso di Arte e immagine Giotto

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