Visitare la Biennale di Venezia 2024: una grande opportunità educativa

Visitare la Biennale di Venezia 2024: una grande opportunità educativa

Inauguriamo la collaborazione con Federico Giannini, direttore di “Finestre sull’arte“, con questo articolo sulla Biennale 2024.

Visitare la Biennale 2024 non è solo un’opportunità per confrontarsi e apprezzare l’arte contemporanea, ma anche un momento di crescita personale e culturale…

Stranieri ovunque 

La Biennale di Venezia 2024, intitolata Stranieri ovunque, ruota attorno all’idea di esplorare il concetto di “straniero”, una condizione che, nella società contemporanea, tocca tutti noi, rendendo ogni individuo, in qualche misura, un estraneo rispetto a qualcosa o a qualcuno.

Questo tema, affascinante e complesso, offre numerosi spunti di riflessione, specialmente per un pubblico giovane. Viviamo in un’epoca di globalizzazione e migrazione, in cui i confini culturali e geografici diventano sempre più sfumati. I giovani sono oggi esposti a una molteplicità di culture, lingue e identità, che rende fondamentale per loro capire l’importanza della diversità e dell’inclusione.

La Biennale, con il suo approccio multidisciplinare e la varietà delle opere esposte, ha sempre offerto una piattaforma per riflettere su questi temi, e visitare una mostra di questa portata non è solo un’occasione per apprezzare l’arte contemporanea, ma diventa anche un’opportunità per capire meglio le dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra epoca. Le opere d’arte possono trasmettere messaggi potenti che vanno oltre le parole, parlando direttamente alla nostra coscienza e alle nostre emozioni, un elemento fondamentale per coinvolgere i ragazzi in un percorso di crescita culturale.

Imparare a interrogarsi

Pur riconoscendo l’importanza educativa della Biennale, è essenziale adottare un approccio critico nella visita. Le mostre di arte contemporanea, e in particolare la Biennale, spesso propongono opere che possono apparire provocatorie, difficili da comprendere o, talvolta, persino elitarie, o ancora fuori contesto, oppure inclini a seguire una moda, una tendenza, un gusto, oltre che un’idea del curatore. In un contesto scolastico, è quindi necessario preparare gli studenti a confrontarsi con l’arte contemporanea in modo consapevole, stimolando il pensiero critico.

Ad esempio, il concetto di “straniero” potrebbe essere interpretato in modo diverso da ciascun artista, e non tutte le opere trasmettono lo stesso tipo di messaggio. Alcune installazioni potrebbero sembrare astratte o troppo concettuali, distanti dalle esperienze quotidiane degli studenti. Altre invece potrebbero apparire banali. Tuttavia, è proprio qui che risiede il valore educativo della mostra: insegnare ai ragazzi a interrogarsi su ciò che vedono, a cercare di comprendere il messaggio dietro l’opera e a sviluppare una propria opinione critica.

Un tema che “risuona”

Il tema “Stranieri ovunque” della Biennale 2024 risuona particolarmente con i giovani che spesso vivono in una condizione di alienazione, sia a livello personale che sociale. Il sentirsi straniero non è solo legato a questioni di migrazione o nazionalità, ma può essere un’esperienza quotidiana per molti adolescenti, che si sentono a volte fuori posto nel loro ambiente scolastico, familiare o sociale. La mostra offre quindi un’importante opportunità per esplorare questo senso di estraneità in un contesto più ampio, aiutando i ragazzi a capire che il sentirsi stranieri è una condizione condivisa e che può essere una fonte di arricchimento personale. Gli artisti partecipanti alla Biennale, peraltro, esprimono attraverso le loro opere un senso di appartenenza fluida, in cui le identità si mescolano e si ridefiniscono continuamente. Questo può aiutarci a riflettere sulla nostra stessa identità e sul rapporto con il mondo che ci circonda.

È però fondamentale prepararsi a vivere questa esperienza in modo critico e consapevole, stimolando la capacità di riflettere sulle opere esposte e di trovare collegamenti con la vita quotidiana. Visitare la Biennale 2024 dunque non è solo un’opportunità per apprezzare l’arte, ma anche un momento di crescita personale e culturale.

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