Organizzare una caccia al tesoro artistica tra le vie e i parchi della città è un modo divertente per far scoprire alle studentesse e agli studenti i luoghi d’arte e i beni culturali del proprio territorio, e un’occasione unica per far applicare efficacemente le conoscenze apprese in classe.
Sono solita organizzare delle caccie al tesoro in luoghi d’arte per i miei alunni. Quando ci sono le vacanze scolastiche chiedo loro di recarsi in un sito di grande valore artistico della nostra città: Milano. Come oggetto dell’esplorazione scelgo un luogo inerente agli argomenti di Storia dell’arte che stiamo trattando in quel periodo e concedo un tempo ragionevole perché tutti possano organizzarsi per andare a visitarlo.
Questa metodologia di indagine dei beni artistici consente ai ragazzi di godere del bello e della cultura in modo giocoso. L’osservazione analitica, che parte da un particolare per collocarlo nel suo contesto, è un metodo di analisi efficace, che aumenta la capacità di osservazione e di analisi di un’opera d’arte. Bombardati da immagini e stimoli visivi spesso estremamente veloci nel loro susseguirsi, infatti, i ragazzi non sono capaci di darsi del tempo per godere di un’opera: la caccia al tesoro è un pretesto per portarli a focalizzarsi meglio e ad essere fruitori attenti di cultura.
Accade spesso che gli alunni di prima per svolgere questo compito siano accompagnati dai loro genitori, che a volte scoprono assieme ai loro figli la bellezza del nostro territorio. Capita persino che i ragazzi abbiano maggiori conoscenze degli adulti e diventino quindi promotori di cultura.
Nelle seconde e soprattutto nelle terze, gli alunni acquisiscono maggior autonomia e questo compito diventa il pretesto per emanciparsi: si organizzano in piccoli gruppi e vanno alla scoperta dell’opera nel suo contesto. L’arte diventa anche un modo per crescere, stare assieme creando amicizie costruttive.
Non mancano le raccomandazioni sul corretto comportamento da tenere. Capita a volte che i ragazzi esprimano in modo vivace il loro entusiasmo per i contesti meravigliosi che scoprono, e per questo prediligo l’osservazione di luoghi all’aperto.
Credo che questa forma di conoscenza del proprio patrimonio, vissuta in modo attivo e dunque divertente, porti i ragazzi a essere sensibili anche verso la tutela e la conservazione dei beni artistici, educandoli alla cittadinanza.
Come organizzare l’attività?
Qui potete trovare l’esercitazione che guiderà ciascuno studente, o ciascun gruppo, nella caccia ai tesori della Villa Reale di Milano. Potrete anche utilizzarla come modello per organizzarne altre.
Questi spunti di lavoro sono tratti da uno dei molti laboratori disponibili sul nostro nuovo corso di Arte e immagine Giotto