![Caccia al tesoro: conoscere l’arte è un gioco](/uploads/2020/02/iStock-994870128-scaled_04e5091feb2833e895e487e50bbc65b7.jpg)
Organizzare una caccia al tesoro artistica tra le vie e i parchi della città è un modo divertente per far scoprire alle studentesse e agli studenti i luoghi d’arte e i beni culturali del proprio territorio, e un’occasione unica per far applicare efficacemente le conoscenze apprese in classe.
Sono solita organizzare delle caccie al tesoro in luoghi d’arte per i miei alunni. Quando ci sono le vacanze scolastiche chiedo loro di recarsi in un sito di grande valore artistico della nostra città: Milano. Come oggetto dell’esplorazione scelgo un luogo inerente agli argomenti di Storia dell’arte che stiamo trattando in quel periodo e concedo un tempo ragionevole perché tutti possano organizzarsi per andare a visitarlo.
Questa metodologia di indagine dei beni artistici consente ai ragazzi di godere del bello e della cultura in modo giocoso. L’osservazione analitica, che parte da un particolare per collocarlo nel suo contesto, è un metodo di analisi efficace, che aumenta la capacità di osservazione e di analisi di un’opera d’arte. Bombardati da immagini e stimoli visivi spesso estremamente veloci nel loro susseguirsi, infatti, i ragazzi non sono capaci di darsi del tempo per godere di un’opera: la caccia al tesoro è un pretesto per portarli a focalizzarsi meglio e ad essere fruitori attenti di cultura.
Accade spesso che gli alunni di prima per svolgere questo compito siano accompagnati dai loro genitori, che a volte scoprono assieme ai loro figli la bellezza del nostro territorio. Capita persino che i ragazzi abbiano maggiori conoscenze degli adulti e diventino quindi promotori di cultura.
Nelle seconde e soprattutto nelle terze, gli alunni acquisiscono maggior autonomia e questo compito diventa il pretesto per emanciparsi: si organizzano in piccoli gruppi e vanno alla scoperta dell’opera nel suo contesto. L’arte diventa anche un modo per crescere, stare assieme creando amicizie costruttive.
Non mancano le raccomandazioni sul corretto comportamento da tenere. Capita a volte che i ragazzi esprimano in modo vivace il loro entusiasmo per i contesti meravigliosi che scoprono, e per questo prediligo l’osservazione di luoghi all’aperto.
Credo che questa forma di conoscenza del proprio patrimonio, vissuta in modo attivo e dunque divertente, porti i ragazzi a essere sensibili anche verso la tutela e la conservazione dei beni artistici, educandoli alla cittadinanza.
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Come organizzare l’attività?
Qui potete trovare l’esercitazione che guiderà ciascuno studente, o ciascun gruppo, nella caccia ai tesori della Villa Reale di Milano. Potrete anche utilizzarla come modello per organizzarne altre.
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Questi spunti di lavoro sono tratti da uno dei molti laboratori disponibili sul nostro nuovo corso di Arte e immagine Giotto