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Particolare della tavola ricostruttiva del capitolo 15 dedicato al Primo Novecento del nuovo libro Incontro con l’arte
Cari colleghi insegnanti, quante volte pur avendo preparato la lezione meticolosamente facciamo fatica a fare breccia nell’ascolto attivo dei nostri studenti?
Nell’ambito del nostro impegno per rendere l’insegnamento dell’arte più coinvolgente e accessibile a tutta la classe, vi presentiamo una nuova proposta didattica, disponibile nel Volume A del nuovo corso di Arte immagine Incontro con l’arte della casa editrice Deascuola.
Tutte le unità del volume sono accompagnate da un percorso narrativo che unisce lo storytelling a una tavola ricostruttiva dei luoghi in cui l’arte è stata prodotta da artisti e artigiani.
I racconti sono di Davide Morosinotto, uno degli scrittori italiani per ragazzi più apprezzati e acclamati dalla critica. Ogni narrazione è ambientata nell’epoca storico-artistica trattata e in luoghi simbolici come la caverna, la corte, il cantiere, la piazza, la cattedrale, la galleria e i protagonisti sono ragazze e ragazzi.
Questo approccio permette a studentesse e studenti di avvicinarsi e magari immedesimarsi nei giovani del passato e di vivere, attraverso le parole e le immagini, le emozioni, le perplessità e le sfide di chi ha visto nascere le grandi opere d’arte. Crediamo così di motivare e creare un terreno favorevole all’apprendimento, anche inclusivo, perché emotivamente coinvolgente.
Le narrazioni, tutte speakerate da professionisti, possono essere ascoltate in classe o assegnate per compito a casa.
Ascolta lo storytelling del capitolo 15 riguardante il Primo Novecento tratto dal libro Incontro con l’arte.
Nella mia scuola è ormai una tradizione consolidata che i racconti vengano declamati da un narratore che legge i testi con enfasi interpretandoli, dando vita alle storie e rendendole piacevoli all’ascolto. Per sottolineare l’importanza di chi legge, il lettore si siede su un “trono”, una sedia speciale di solito recuperata dalla casa di una nonna, restaurata nell’ora di alternativa che diventa un “arredo sacro” della classe, usata solo per quella funzione.
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Colei o colui che siede sul trono diventa centro di attenzione della classe, un vero e proprio custode della narrazione sottolineando la solennità del momento.
I racconti presenti nel Volume A di Incontro con l’arte sono accompagnati da una tavola ricostruttiva dettagliata, in cui vengono rappresentate a le macchine e gli strumenti di lavoro dell’epoca. Questi disegni realistici, basati su studi storici e archeologici, aiutano gli studenti a comprendere le tecniche e il contesto lavorativo di ogni epoca, rendendo il passato più concreto e tangibile.
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L’obiettivo di questa nuova metodologia è duplice: da un lato avvicinare gli studenti alla storia dell’arte con un linguaggio più vicino alla loro esperienza, accorciando le distanze temporali attraverso protagonisti con cui possano identificarsi; dall’altro, rendere l’apprendimento del lessico specifico più intuitivo e meno astratto. Grazie al racconto e alle immagini, i termini tecnici non vengono appresi in modo mnemonico, ma compresi nel loro contesto d’uso, facilitando una reale interiorizzazione del linguaggio artistico.
Questa combinazione di storytelling e illustrazioni scientifiche trasforma la lezione d’arte in un’esperienza immersiva e multisensoriale, stimolando la curiosità e l’interesse degli studenti. Non manca l’attivazione con alcune domande guida nel “Cerca e trova” che coinvolgono gli studenti in una osservazione partecipata, quasi giocosa.
Speriamo che questa innovazione didattica possa arricchire il vostro insegnamento e rendere l’arte una materia ancora più viva e affascinante nelle aule scolastiche.
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Carla Zaffaroni è una delle docenti che hanno collaborato alla didattica del corso di arte e immagine Incontro con l’arte. Guarda la presentazione.