Portare i beni culturali in classe

Portare i beni culturali in classe

Un percorso per comprendere con la classe il valore dei beni culturali e della loro salvaguardia e farsi promotori attivi del patrimonio culturale.

Che cos’è un bene ? 

Chiedo ai ragazzi e alle ragazze: che cos’è un bene? Raccogliamo in un brainstorming le idee di ciascuno; una risposta che mi ha colpito è stata: “Una cosa che mi rende felice”.
Partiamo da questa importante affermazione per comprendere cosa siano i beni culturali. 

Che cosa significa “culturale”?

Il secondo quesito che ho  posto loro è stato: cosa si intende allora per culturale?
Qui sono emerse le parole: collettivo,  comunità, interesse, passato…
Siamo dunque andati a leggere cosa afferma il Ministero della Cultura che scrive:

Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà (art. 2, comma 2, del D.Lgs.  42/2004, “Codice dei beni culturali”).

La nozione di bene culturale è infatti relativamente recente, ha solo settant’anni e nasce nel 1954, pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, all’interno della Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, firmata all’Aja.

È proprio quando una cosa profondamente nostra, in cui un intero popolo riconosce la propria identità, è messa a rischio per possibili furti, devastazioni o saccheggi che risulta necessario tutelarla. 
Nascono quindi misure di protezione, conservazione e regole relative alla circolazione dei beni nel cui ambito rientrano anche quelle concernenti i beni inalienabili, cioè che non possono essere venduti, ceduti, o trasferiti ad altri.

Catalogare per comprendere 

Attraverso la visione di una presentazione scaricabile, proponiamo agli alunni di fare ordine nell’insieme dei beni culturali mostrati, utilizzando delle categorie per catalogarli e archiviarli.
La prima grande divisione per catalogare i beni culturali è definire se sono MATERIALI o IMMATERIALI

I beni materiali sono le opere tangibili di cui, nell’arte, le tre categorie principali sono la pittura, la scultura e l’architettura.
Al contrario i beni immateriali sono tutti quelli che non hanno una forma definita e stabile, ma esistono solo nel momento che avvengono.

Scarica qui la presentazione sui Beni Culturali da tenere in classe.

Suddividiamo i beni mobili da quelli immobili

I beni mobili sono quelli che possono essere spostati da un luogo ad un altro, senza compromettere l’integrità.
I beni immobili sono quelli che non possono essere spostati dal luogo sul quale sono nati.

Si definiscono beni materiali tutti quelli che hanno una forma definita e stabile: architettura e urbanistica, monumenti, elementi di arredo urbano, le aree archeologiche e i beni paesaggistici

I beni culturali sono pubblici e privati

Si definiscono pubblici le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici; gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali; le raccolte librarie delle biblioteche dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali.

Esistono anche beni culturali di notevole interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico che appartengono a privati, sia immobili che mobili, come archivi, documenti e raccolte librarie private di eccezionale interesse culturale.

Compito 1

Cartellone illustrato sui beni del proprio territorio

Il prodotto che possiamo realizzare in classe per aiutare a comprendere questa catalogazione è la creazione di un cartellone, o di una presentazione multimediale. Si tratta di un lavoro da realizzare in gruppo nel quale, attraverso le didascalie delle opere del manuale di arte e immagine e le ricerche di informazioni in internet, studenti e studentesse arrivano a distinguere e a portare esempi di opere d’arte pubbliche o private, mobili o immobili. Anche i beni immateriali possono rientrare nella ricerca, a partire da quelli più conosciuti sul proprio territorio.  

Compito 2

Il mio bene personale – Mostra di classe

Ognuno di noi conserva un bene personale, un oggetto che non è necessariamente prezioso per il materiale di cui è composto o per il costo del suo acquisto ma che per la sua storia, per la gioia che ci ha dato, per la persona che ce lo ha regalato, ha per noi un valore speciale. 

Sono quegli oggetti che hanno il potere di rievocare storie e sentimenti che sono importanti per noi, al punto di volerli conservare come vere e proprie reliquie. 

Non hanno magari valore per nessun altro, ma non riusciamo proprio a buttarli, come alcuni oggetti della nostra infanzia, o quelli che rappresentano un momento del nostro passato e dunque li possiamo definire beni personali.

Scegli un oggetto importante per te e, cercando di essere il più oggettivo possibile (tralascia gli aspetti sentimentali), prova a descriverlo,  fare uno schema:

  • di che materiale è fatto?
  • Quale sensazione provoca al tatto?
  • Quali sono i suoi colori?
  • Qual è il suo odore?
  • Qual è la sua funzione?
  • Chi te lo ha donato?
  • Da quanto tempo lo possiedi?

Cerca delle fotografie del momento in cui lo hai ricevuto in dono, oppure delle prime volte che lo hai adoperato. 
Ora fai la descrizione soggettiva del tuo oggetto. 

  • Come lo hai utilizzato?
  • Come lo usi ora? 
  • Che cosa rappresenta per te? 
  • Che eventi e persone ti ricorda?

Copia dal vero l’oggetto della tua memoria: scegli l’inquadratura per ritrarlo, puoi anche  aiutarti con le fotografie per capire bene le proporzioni.

  1. inizia con la forma d’insieme, non fissarti sul particolare fino a quando non avrai visto che le proporzioni sono corrette;
  2. procedi poi nell’analizzare i particolari e riportali sulla carta;
  3. anche lo sfondo deve aiutarti ad esprimere l’emozione e i ricordi insiti in quell’oggetto, per far questo puoi collocarlo in un contesto particolare, oppure puoi inserire qualche elemento che richiami l’uso che ne hai fatto (ad esempio puoi posizionarlo sul letto se è il pupazzo che ti accompagnava nelle sonno quando eri piccolo);
  4. coloralo con la tecnica che esprime meglio le sensazioni  e le emozioni che suscita in te, ad esempio se l’oggetto è un pupazzo di pezza, tenero e rassicurante la linea morbida delle matite grasse o il colore dell’acquerello possono essere le tecniche più adatte;  se è un gioco tecnologico ad essere raffigurato, i pennarelli o le tempere stese a colori piatti, si prestano meglio a dare la freddezza della materia plastica.

Realizzate nel “corridoio” la Mostra dei disegni dei beni personali dei vostri ragazzi, esponendo tutti i loro disegni, valorizzateli con una cornice o con un passe partout e non scordate di fare realizzare le etichette con il Nome il Cognome dell’autrice o dell’autore, titolo, date di realizzazione e di possesso dell’oggetto riprodotto. Fate realizzare una locandina per incuriosire i visitatori.

Compito 3 

Promuovere un bene culturale

Il secondo compito autentico che propongo alla classe è quello di Promuovere un bene culturale che trovano nel territorio vicino a loro o dove vanno in vacanza, e raccontarne il valore culturale, attraverso un elaborato creativo volto alla valorizzazione dei luoghi presentati.  Consegno loro le procedure da eseguire e accetto diversi linguaggi espressivi che vanno dai più tradizionali, come il cartellone, ai più creativi, come la realizzazione di un fumetto o di un pop up, ai più tecnologici, come la creazione di un documentario o di una presentazione multimediale. I risultati sono sempre sorprendenti.

Scarica qui le indicazioni del compito da svolgere.

Valutazione

Sempre difficile fare la valutazioni di compiti svolti a casa, perché alcuni alunni sono aiutati dalle famiglie altri invece arrivano magari a prodotti meno riusciti ma che vedono un grande impegno da parte degli studenti; io ritengo che averli portati a visitare un luogo artistico è per qualcuno di loro un grande successo.

Ho preparato un modulo di autovalutazione a cui faccio riferimento per la valutazione del registro.

Scarica qui https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScJRlD5o1rFupguOiUmyaijS5DUHRofGef0AVFahRsBoOlcBw/viewform

Le competenze a cui faccio riferimento per la valutazione sono queste:

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

Altri laboratori e spunti per la didattica in classe sono disponibili sul nuovo Album Giotto D allegato al corso di Arte e immagine Giotto.

Leggi anche

Uno scudo contro la violenza, per uno sbalzo di giustizia
Picasso lo straniero
Foto-dipinti d'Autore con il fotomontaggio digitale
Mi presento, un percorso per conoscersi disegnando e iniziare creativamente l’anno scolastico
Visitare la Biennale di Venezia 2024: una grande opportunità educativa
Il portfolio di arte. Documentare le competenze attraverso i capolavori degli alunni.